Informativa sindacale esiti incontro con Direzione Regionale Agenzia delle Entrate del 24 maggio 2019

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Si informa che il 24 maggio u.s., presso la Direzione regionale delle Entrate, si è regolarmente svolto l’incontro tra le OO.SS. e la delegazione di parte pubblica, presieduta dal direttore Salvatore DE GENNARO, con la presenza del dott.ssa Sabrina DI BARI. La delegazione CISL ha visto la presenza di Massimo DE GIORGI e Ignazio DE NATALE. All’incontro ha partecipato anche la R.S.U. di sede.

All’o.d.g. il nuovo assetto organizzativo previsto dai provvedimenti del Direttore dell’Agenzia del 7/8/2018, prot. nn. 186053 e 186067, il cui avvìo resta fissato al 01/06/2019.

In merito alla riorganizzazione della DR, il direttore, nel ricordare che (allo stato) mantiene ancora l’interim regionale della Basilicata, ha reso noto che i due nuovi uffici (Analisi del rischio e Imprese medie) non partiranno subito ma non appena saranno individuati i colleghi interessati (in base a desiderata) con apposito interpello rivolto al personale ed in considerazione delle specifiche attitudini e professionalità richieste.

Per i restanti Organi interni l’intento è quello di osservare il più possibile il principio di conservazione, nonchè criteri che tengano comunque conto della storia dei colleghi interessati.

Quanto alle Direzioni provinciali, l’attivazione delle nuove articolazioni interne (per Atti pubblici, successioni, registro e rimborsi iva) riguarda le sole DP  di Bari – Foggia e Lecce e, così come concordato a livello nazionale, lascerà immutata l’attuale sede di servizio del personale già preposto alle relative attività, che risulteranno, quindi, solo “delocalizzate”.  Lo stesso dicasi per i Servizi estimativi ed OMI della DP di Brindisi che passano in carico alla DP di Lecce, vale a dire che il relativo personale (anche in “condivisione”) comunque non si muove se non su base volontaria. Abbiamo positivamente constatato che per il direttore De Gennaro, prima di tutto, viene in considerazione l’aspetto umano. Il che non è cosa da poco.

Venendo alle Poer, in DR si attendono le relative graduatorie/assegnazioni dalla direzione centrale dell’Agenzia, ma il direttore regionale ha comunque assicurato che, nell’ambito delle proprie possibilità, sentirà tutti gli interessati, anche per andare incontro ad eventuali particolari esigenze personali o familiari, che potrebbero indurre qualche collega anche ad optare per una Poer di fascia inferiore a quella che gli spetterebbe per posizione in graduatoria. Resta comunque confermata la previsione dell’indennità di mobilità dell’importo lordo di € 900,00.

La delegazione Cisl, al riguardo, pur auspicando l’ormai necessaria ripartenza organizzativa e, quindi, apprezzando i buoni propositi del direttore regionale, ha inteso comunque stigmatizzare le note negative sulla stessa procedura nazionale delle Poer. A cominciare dalle tante lacune (mancanza di un compatibile programma d’esame), le incongruenze (specie in alcuni raggruppamenti di attività), le disparità (nelle stesse modalità della prova scritta, per taluni a quiz e per altri a tema) e le varie criticità emerse nelle fasi di valutazione dei candidati ed in quella di corrente assegnazione, che, a ben vedere, già s’intravedevano nel contenuto testuale dello stesso bando Poer, tanto da indurre diversi colleghi a non partecipare, dovendo, oltretutto, produrre una dichiarazione di diponibilità quasi “in bianco” (cfr. relativo punto 7…). Insomma, un bando che, a nostro avviso, purtroppo, fa “acqua” da tutte le parti.

Del resto, non mancano le relative contestazioni anche in sede giudiziale, oltre, e soprattutto, alle giustificate lamentele dei tanti colleghi che comunque ne restano penalizzati.

Durante l’incontro, ha fortemente sostenuto a proposito del Punto Fiscale di Gallipoli, la necessità di mantenere l’effettiva funzionalità operativa e la migliore allocazione dell’attuale, continuando ad avere inalterati gli attuali numeri (come da accordo del 2014), cosa poi convenuta anche dalle altre OO SS e dalla Direzione che ci ha annunciato a breve, che si terra un incontro sulle questioni inerenti la chiusura degli Uffici di Maglie (31 luglio p.v.). Ovviamente, quanto ai colleghi interessati, vengono in considerazione, come sopra già detto in sede riorganizzativa, le prioritarie esigenze personali e familiari dei lavoratori.

La Cisl ha tenuto a ribadire che va sempre evitata la mobilità coatta, sia ad ampio raggio che in ambito cittadino, non mancando di evidenziare che, nonostante fosse stata già ampiamente favorita e condivisa la mobilità volontaria (anche cittadina) Territorio-Entrate, purtroppo, si è dovuto comunque assistere alla recente movimentazione (non certo desiderata) delle residue 6 unità addette al contezioso UPT di Bari (coordinatore e 5 tecnici) dal proprio naturale contesto tecnico-operativo catastale a quello (meno congeniale e) di più stretto ambito tributario dell’Ufficio legale della stessa D.P. (rif. Disp. n. 45 del 25.09.2018).

Quanto ai prossimi arrivi dei colleghi destinatari della mobilità nazionale (speriamo in congruo numero), si prevede di definire concordemente, appena possibile, i criteri ed i limiti temporali di assegnazione nella (diversa) sede carente e non in quella preferita, al fine di favorire comunque l’accettazione del trasferimento in Puglia, atteso anche che quest’anno si registrerà il pensionamento di ben 99 colleghi. Si è ricordata, tra le altre, la particolare criticità storica presente nella DP di Brindisi.

A tal fine, la Cisl ha prospettato l’eventualità di prevedere una forma di riequilibrio delle relative aspettative in sede di mobilità regionale, prevedendo l’attribuzione di un congruo punteggio anche per la mancata attribuzione della sede preferenziale in esito alla mobilità nazionale.

A proposito di spostamenti su Bari, si è saputo che l’Ufficio del Garante del Contribuente si sposterà da piazza Massari a via Amendola, nella sede della DR, mentre l’Ufficio locale dell’Audit Sud troverà collocazione presso la sede demaniale di Piazza Massari.

Infine, quanto alla formazione, in risposta alla rilevata scarsa partecipazione del personale ed al tendenziale riscontro dei soliti partecipanti, la Cisl, nel registrare comunque gli sforzi fatti dall’Amministrazione con il varo della nuova procedura c.d. “REF”, ha tuttavia evidenziato che l’attuale impostazione dei corsi prevede comunque dei paletti limitanti (per gli individuati ambiti dei soggetti destinatari), oltre al filtro della conseguente “validazione”, da parte del superiore responsabile. Il che, peraltro, non consente di allargare le conoscenze ad altri ambiti professionali e, quindi, di favorire la crescita del personale interessato, nonché l’eventuale cambiamento di funzioni, sia in orizzontale che, auspicabilmente, in verticale.

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